martedì 26 maggio 2009

Siamo un popolo intelligente?

Questi giorni ho commentato un post su Terrorpilots riguardo "il vizietto di papi".
Ne è venuta fuori una discussione sulla opportunità delle azioni di un leader di governo se leggittimato dal voto popolare e dai sondaggi.

Tutto è nato dal fatto che leggendo qua e là in rete, ho trovato chi diceva :" Il Premier è legittimato dal voto degli italiani, i quali non essendo dei deficienti sanno giudicare la realtà dei fatti".

Ora è legittimo chidersi con quale criterio venga giudicato un popolo?
Mi spiego meglio: come si fa a definire un popolo intelligente, quando lo diventa e quando smette di esserlo, quali sono i criteri di giudizio di questa presunta intelligenza e, infine, se esiste un popolo intelligente, è lecito pensare che ne esistano di stupidi?

Come si può facilmente intuire tutto ciò è un non-senso.
Oltretutto offende tutti i cittadini, perchè chi pronuncia quelle parole, reputa i cittadini(popolo) intelligenti se votano per la propria parte politica e stupidi se fanno il contrario.
Ciò è implicito nella frase da cui siamo partiti.

Il popolo era intelligente quando votò Mussolini e lo sostenne? O quando (sempre lo stesso popolo) lo appese in Piazzale Loreto? Era intelligente chi si schierò con la Resistenza o coloro i quali sostennero Salò? Era intelligente chi votò Dc,chi votò PSI o chi votò PCI? Era intelligente chi votò Berlusconi o chi voto Prodi?

No, non siamo nè intelligenti nè stupidi, siamo una massa di persone che pensano con la propria testa o spesso credono di farlo.
Non siamo nè intelligenti nè stupidi, non più di quanto non siamo belli o brutti.
Noi siamo noi cioè la somma di tanti IO.

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