Ieri è stato approvato il ddl sulla sicurezza, alcune considerazioni:
- E' evidente la sua incostituzionalità; punisce, infatti, non un reato, ma uno stato di fatto, una situazione anagrafica, l'essere straniero diventa, di fatto, reato se non è accompagnato dal permesso di soggiorno.
Con l'obbligo di denuncia del pubblico ufficiale, si non sarà più possibile accedere all'anagrafe.
I presidi non hanno l'obbigo di denuncia, ma se il bambino non è registrato all'anagrafe, come potrà frequentare la scuola o l'asilo?
I medici sono esentati dalla denuncia, ma il personale ospedaliero?Un clandestino ammalatosi di qualunque malattia si recherà negli ospedali? O continuerà a circolare col rischio di infettare la popolazione? Se dovesse scoppiare l'epidemia della febbre suina, i clandestini avranno accesso ai vaccini o saranno di sola pertinenza degli autoctoni?
E dopo il decesso, chi chiederà un funerale? Di certo non i familiari del clandestino, se clandestini anch'essi.
Quindi sepolture clandestine?
Scuole clandestine, medici clandestini, sepolture clandestine.
Uno scenario futuro: incidente stradale, coinvolti un italiano e un clandestino.
Il clandestino anche se ferito cercherà di fuggire oppure pur avendo ragione pagherà il danno pur di non coinvolgere le autorità, oppure ferito gravemente, verrà portato in ospedale e da lì denunciato per immigrazione clandestina.
-Diventa reato locare una casa ai clandestini, molti di loro stanno per perdere un tetto, molti bambini finiranno per strada e nessuna autorità potrà dar loro una mano stante l'obbligo di denuncia.
Molto altro accadrà e non ci farà sentire più sicuri, quand'anche la maggioranza della popolazione è concorde con questa legge, non è detto che un giorno non ne prenda le distanze. Anzi, un giorno proveremo vergogna per questa legge.
E non accetteremo che coloro i quali l'hanno votata possano dire " Io non lo sapevo!"
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